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Yokai Hunters Society: guida al provetto cacciatore di demoni!

Yokai Hunters Society è un gioco di ruolo fantasy orientale che rientra nella categoria degli OSR, ovvero dei giochi Old School Reinassance. Gli OSR sono giochi semplici ed essenziali, caratterizzati da un regolamento ridotto che permette ai giocatori di creare il proprio personaggio in pochi istanti e di lanciarsi immediatamente nel gioco. Questo manuale in formato Zine, ideato sia nei testi che nelle illustrazioni da Punkpadour, pseudonimo di Chema González, viene pubblicato nella sua versione inglese dalla Nigredo Press ed è giunta a noi in Italia grazie al team di Ms Edizioni, che lo ha presentato e pubblicato in occasione dell’edizione 2023 del Modena Play.

In Yokai Hunter Society vestiremo i panni di veri e propri cacciatori di demoni, membri di una società che raccoglie sotto la sua egida tutti coloro che, indipendentemente dalla loro condizione sociale, vogliono liberare il Giappone dalla piaga sempre più infestante degli Yokai, esseri soprannaturali che affondano le loro origini nelle tradizioni più antiche del folklore nipponico.

Imbracciante le armi, sarà nostro compito ripulire il mondo dalla minaccia del sovrannaturale, a costo di perdere la nostra stessa vita. Saremo in grado di farlo?

I due libri di Yokai Hunters Society

Epoca di rinnovamento…

Il mondo in cui si ambientano le vicende di Yokai Hunters society si racconta in maniera breve e sintetica, ma non per questo motivo l’impalcatura narrativa del gioco risulta inconsistente: il manuale ci affida una serie di spunti narrativi su cui basare le nostre suggestioni e costruire a nostra volta un mondo più ampio. Il gioco inquadra le vicende vissute dai protagonisti in una precisa cornice storica, ovvero il periodo Meiji, e più precisamente nell’anno 1889, momento in cui, dopo l’epoca conflittuale dello shogunato dei Tokugawa, si giunge a un momento in cui l’imperatore Meiji riesce ad acquisire potere politico sul paese e approva la prima Costituzione del Giappone che sancirà l’apertura dello stato nei confronti dei modelli occidentali.

Epoca di tumulti e di Yokai

Questo periodo, visto storicamente come un periodo di grande sviluppo, ha ovviamente una doppia faccia: la popolazione giapponese non percepisce uniformemente questa apertura verso i modelli occidentali, e in alcuni nasce un malcontento per questa invasione “barbarica” della loro cultura. In questo scenario si intensificano in maniera esponenziale gli avvistamenti degli Yokai, esseri sovrannaturali che possono assumere forme diverse e mimetizzarsi completamente tra gli animali, gli esseri umani e persino i fenomeni atmosferici, insidiando così la vita della popolazione locale in più di un modo.

I demoni del giappone di YOkai Hunters Society

A difesa dei civili si erge la Yokai Gari Kai, o in inglese la Yokai Hunters Society, una organizzazione secolare che raccoglie volontari da ogni estrazione sociale per cacciare attivamente gli Yokai e mettere al sicuro gli abitanti del Giappone. Tratto distintivo di ogni cacciatore è la sua maschera, utilizzata sia per proteggere la propria identità sia per proteggersi dagli Yokai e dalle loro influenze maligne.

Poche indicazioni, molte suggestioni

Il contesto narrativo risulta di immediata comprensione e permette, nonostante brevi accenni qua e là, di riflettere maggiormente sul tema del gioco, o quantomeno l’interpretazione che gli sto attribuendo, suggestionato dalla lettura (che invita alla propria interpretazione del setting fornito) e da altre letture nell’ambito del gioco di ruolo che mi portano a vedere come uno dei temi centrali, o per lo meno, quello che io vorrei raccontare dopo la lettura del gioco, quello della “reazione allergica” che ci viene raccontata.

Credo che sarebbe estremamente interessante incentrare parte delle avventure giocate in Yokai Hunters Society sul conflitto “naturale” che l’occidentalizzazione sta provocando sul Giappone stesso e su come la comparsa sempre più frequente degli Yokai non sia altro che una risposta naturale al sempre più ampio passo della civilizzazione, e dunque sul dilemma eterno che mette in contrapposizione la necessità di un mondo dominato dalla natura e quella dell’avanzamento della modernità e delle sue comodità (tema che per altro troviamo anche in altri giochi di ruolo come l’eccellente Vaesen seppur affrontato con uno stile decisamente diverso).

Copertina di YOkai Hunters Society

I sentieri del cacciatore

Il regolamento di Yokai Hunters Society è figlio ovviamente del genere a cui appartiene: trattandosi di un manuale OSR di a malapena una quarantina di pagine (con un bestiario introduttivo annesso), il ruolo affidato al regolamento è quello di presentarsi come un sistema basilare che riesca a coprire tutte le categorie di azioni possibili all’interno della narrazione.

Il gioco scorre tranquillamente senza rimpiangere in alcun modo alcuna sovrastruttura o meccanica particolare che possa appesantire il gioco stesso: la creazione del personaggio è rapida e istintiva, affidando la scelta delle peculiarità del nostro personaggio al lancio dei dadi e a delle tabelle che contengono tutti gli elementi  per creare in pochi secondi un personaggio coerente e caratterizzato da Tratti, Obiettivi, Professioni, Background e Equipaggiamento, in pieno stile OSR.

Gli unici punteggi che potremmo arbitrariamente attribuire al nostro personaggio sono quelli che andremo a distribuire nei quattro Sentieri, ovvero nei quattro modificatori che andremo ad aggiungere ai nostri tiri che vanno a descrivere come il nostro cacciatore si approccia alla realtà e come intraprende le sue azioni: potremmo utilizzare il Coraggio per le azioni avventate e impetuose, l’Autocontrollo per le gesta in cui è necessario utilizzare il sangue freddo, l’Acume per quando i nostri sensi saranno protagonisti delle nostre imprese e la Saggezza per tutto ciò che richiede un attento ragionamento e meticolosa pianificazione.

Yokai Hunters Society morte di un cacciatore

Grandi imprese, immensa sofferenza

Il sistema delle azioni si basa unicamente sul tiro di 2d6: per compiere qualsiasi azione i cacciatori si affidano al lancio di due dadi a sei facce e sommano al tiro il valore del sentiero coinvolto nell’azione che si sta compiendo.

La soglia di difficoltà da dover superare per ogni tiro è di 10: ogni tiro che eguaglia o supera questa soglia si tramuta in un successo, mentre ogni tiro uguale o inferiore a 8 è un fallimento.

Ku, ovvero sofferenza

Risulta molto particolare l’attenzione data a quando realizza coi dadi un 9: in maniera molto simpatica e coerente con la cultura nipponica, ogni qualvolta si ottiene un punteggio di 9 si ha un successo, ma con serie conseguenze, in quanto il numero nove nella cultura giapponese rappresenta la sfortuna poiché si pronuncia in maniera simile alla parola che significa “sofferenza”.

Il grado di difficoltà imposto dal gioco è chiaramente molto alto: ottenere un 10 con due dadi a sei facce è statisticamente poco probabile rispetto a ottenere punteggi più frequenti che vanno dal 6 all’8: il gioco è ben conscio di questa sua difficoltà intrinseca e incoraggia il master ad aiutare i giocatori ad utilizzare la meccanica dei Vantaggi e degli Svantaggi.

Questa semplice regola implica che ogni volta che nella descrizione dell’azione si utilizza in maniera coerente uno degli elementi narrativi presenti sulla scheda del personaggio, si possano tirare 3d6 e scartare il risultato più basso o, nel caso degli svantaggi, tirare 2d6 e scartare il risultato più alto di uno dei dadi: questa meccanica aiuta i giocatori a superare l’ostacolo dettato da un grado di difficoltà statisticamente arduo da ottenere e al contempo stimola e incoraggia i giocatori a utilizzare in maniera creativa gli elementi della propria scheda, così da tramutare un vantaggio meccanico in uno spunto per raccontare in maniera più elaborata e divertente le storie dei propri personaggi.

Guida pratica al Male

Yokai Hunters Society è arrivato nelle mie mani assieme a un secondo manuale, che esiste per essere al contempo un corollario del manuale base ma anche un manuale indipendente e compatibile con qualsiasi altro gioco OSR.

La Guida Pratica agli Yokai è un vero e proprio bestiario che permette ai giocatori di espandere ampiamente il serraglio di esseri sovrannaturali a sua disposizione da poter sguinzagliare liberamente nelle sue partite: corredato da bellissime illustrazioni, ogni Yokai ci viene presentato sia nelle sue statistiche (di cui una è solamente necessaria per il gioco originale, mentre le altre sono utili per rendere il gioco compatibile con altri sistemi OSR) sia in una dettagliata descrizione delle origini, delle abitudini e delle peculiarità di cui ogni demone Giapponese è dotato, andando così a raggiungere un nuovo grado di dettaglio nelle storie che si andranno a giocare.

i demoni di yokai hunters society

Come accennato in precedenza, la statistica principale (e l’unica necessaria per giocare a Yokai Hunters Society) viene rappresentato dal suo livello: che sia rappresentato da un semplice numero o determinato dal tiro di dado, questa statistica va aggiunta al grado di difficoltà (ovvero il valore di 10 da superare di base per eseguire con successo una azione) ogniqualvolta che si interagisce con uno Yokai o si reagisce alle sue azioni. Questo rende il gioco, nel momento in cui si affronta il fulcro della storia, ovvero lo scontro con i demoni, altamente sfidante e invita i giocatori a ingegnarsi per ottimizzare le loro possibilità o soccombere alle grinfie del male.

Ogni mostro presente nella Guida Pratica agli Yokai gode di una propria pagina dedicata in cui, oltre a una inquietante rappresentazione di Punkpadour e alla descrizione delle sue caratteristiche, troviamo la descrizione di una o più abilità speciali: queste particolarità che rendono ogni scontro unico sono spesso descritte da semplici frasi che sono al servizio del Game Master come strumento per ampliare la narrazione e inserire, per ogni tipo di missione diverse, delle inquietanti varianti per ogni scontro che renderanno ogni sessione diversa e unica: alcuni demoni, come lo Hihi, saranno dotati di enorme forza e grandi capacità da scalatori, mentre la Kitsune, la celeberrima volpe magica giapponese, sarà capace di creare illusioni uditive e visive per trarre in inganno le sue prede.

Non una “banale” appendice

Il lavoro dedicato alla Guida Pratica agli Yokai dimostra una attenzione particolare alla cultura da cui tutti questi esseri sono tratti e ispirati: la descrizione delle leggende e dei miti che sono alla base di queste creature sono brevemente dettagliate, ma hanno tutti gli elementi per descrivere al meglio la creatura che ne è protagonista, rendendo questo libercolo non solo uno strumento di gioco al servizio di Yokai Hunters Society o di qualsiasi gioco OSR, ma una enciclopedia in miniatura di uno spaccato inquietante ma estremamente affascinante della cultura giapponese.

Kitsune Yokai Hunter Society monster
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Yokai Hunters Society: una missione secolare

Yokai Hunters Society è in sostanza un ottimo figlio del movimento OSR: la semplificazione delle meccaniche non risulta in un impoverimento delle possibilità di gioco, anzi, lascia ai giocatori e al master lo spazio necessario per non perdersi in inutili cavilli e poter raccontare liberamente storie avvincenti. Le stesse si basano su una impalcatura narrativa che, come dimostrato, ci viene mostrata in maniera essenziale, ma lancia le giuste esche per permettere al master di elucubrare sul gioco in maniera positiva e dare i giocatori del materiale con cui divertirsi in più di un modo e affrontare la minaccia degli Yokai con tutto il coraggio, l’autocontrollo, l’acume e la saggezza di cui saranno capaci!

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Ceravolox

In casa sua c’è addirittura una stanza denominata La Biblioteca in cui vivono quasi un centinaio di manuali, in – decisamente- rapido aumento. Assieme al gioco di ruolo ha inevitabilmente sviluppato la passione per il gioco da tavolo, che ama quasi quanto il gioco di ruolo.

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