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Pearladora: sfida all’ultima perla!

Pearladora è un gioco da tavolo di maggioranze e posizionamento tessere ideato da Christwart Conrad e illustrato in maniera molto vivace da Mehdi Merrouché. Il gioco, portato in Italia grazie al team di Studio Supernova (gli stessi che ci hanno portato l’ottimo Nobi Nobi GDR), ci racconta la storia di una tradizione molto particolare: nell’esotico villaggio di Pearladora si trova una laguna nei cui fondali è presente un vero e proprio tesoro.

Allevate con cura e custodite fino al momento della raccolta, sono presenti sul fondale le scintillanti e preziose perle che danno il nome al villaggio. Ciclicamente viene indetta una vera e propria sfida: i quattro Clan del villaggio, ovvero i bambini, le donne, gli uomini e gli anziani, preparano i loro migliori Raccoglitori per lanciarsi a recuperare le perle custodite dal fondale marino. Sapere gestire le proprie risorse e capire con il giusto anticipo dove inviare i propri Raccoglitori sarà di fondamentale importanza per potersi aggiudicare il maggiore numero di perle e conquistare così la vittoria!

La scatola di Perladora

La Sfida delle Perle

La preparazione di Pearladora consiste in alcuni veloci passaggi che permettono immediatamente di potersi lanciare nel vivo del gioco: una volta aperto il colorato tabellone che rappresenta la laguna in cui andare a caccia di perle sarà sufficiente per ogni giocatore scegliere il proprio clan e prendere uno schermo del proprio colore e tante tessere Raccoglitori quante indicate sul regolamento, in base al numero di giocatori presenti al tavolo: le tessere Raccoglitori sono il fulcro del gioco e rappresentano i membri del clan a nostra disposizione per raccogliere le perle, e ogni tesserà a avrà un singolo lato in cui la capacità di ogni Raccoglitore verrà descritta da un valore numerico.

Successivamente è necessario posizionare le pedine che rappresentano le perle e posizionarle in maniera randomica sulle sezioni del tabellone che rappresentano gli allevamenti di perle. L’ultimo passaggio, che completa la preparazione del gioco, consiste nel mettere da una parte del tavolo, raggiungibili a tutti quanti, i Pontoni, ovvero dei piccoli parallelepipedi di legno che svolgeranno un ruolo tattico fondamentale all’interno della nostra partita.

La preparazione è immediata e si effettua in pochissimi minuti, permettendo ai giocatori di lanciarsi nel momento più cruciale di tutta la comunità di Pearladora: la sfida delle perle.

Raccoglitori di Pearladora… a Raccolta!

Una volta preparato il tabellone di gioco e raggruppati dietro al proprio schermo personale tutte le tessere Raccoglitori, ben celate alla vista degli altri giocatori, è il momento di dare il via al gioco vero e proprio. Il turno di gioco si compone della possibilità di effettuare una tra due azioni: schierare un Raccoglitore e costruire due Pontoni.

Quando decidi di schierare un Raccoglitore, prendi una tessera e la piazzi, senza mostrare il lato con il valore numerico ai propri avversari, sul tabellone di gioco in uno spazio in cui non è presente un allevamento di perle o un’altra tessera Raccoglitore, influenzando con il proprio punteggio (nascosto fino a fine partita) tutta l’area circostante e, soprattutto, il controllo di tutte le perle a portata del Raccoglitore, ovvero tutte quelle perle che non sono fisicamente separate dalla tessera Raccoglitore appena pizzata da un Pontone.

La seconda e ultima azione di gioco infatti è quella di poter costruire fino a due Pontoni: attingendo alla riserva generale composta da diversi Pontoni è infatti possibile prenderne in un turno fino a due e posizionarli sulla mappa in corrispondenza delle linee disegnate che separano i vari territori della laguna: questo permetterà ai giocatori di delineare delle vere e proprie zone esclusive in cui possono isolare i raccoglitori avversari e precettare per i propri Raccoglitori un gruppo di perle in particolare, andando poi a riempire gli spazi circostanti con le proprie tessere migliori.

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Una sfida profonda come il mare della laguna

Le due azioni disponibili nel gioco, seppur semplici nella loro esecuzioni, nascondono una interessante profondità strategica: il non sapere fino alla fine del gioco quanto vale un Raccoglitore avversario fornisce sempre un intrigante senso di insicurezza e ci fornisce la possibilità di  indagare le mosse dell’avversario per cercare di capire quali gruppi di perle sta insediando con i suoi Raccoglitori più potenti e in quali zone invece sta cercando di ingannarci piazzando i Raccoglitori più deboli, andando poi così a spingerci ad agire di conseguenza piazzando i nostri Raccoglitori o posizionando Pontoni in modo tattico così da disegnare la mappa a nostro vantaggio.

Doppia coppia, corone di fiori e Raccoglitori rinforzati.

Pearladora, nella sua semplicità di base permette ai giocatori di affrontarlo in due varianti che ne ampliano, dopo le prime partite, la longevità e la profondità strategica: la prima possibilità di diversificazione del gioco avviene nel momento in cui si affronta una partita a quattro giocatori.

In questa occasione la partita si svolge a squadre: due Clan si alleeranno per sfidare gli altri due nella raccolta delle perle. Le regole al gioco di base rimangono invariate, ma i giocatori collaborano per accaparrarsi le perle sul tabellone. Una caratteristica che apprezzo sinceramente di questa modalità è che il regolamento limita chiaramente la comunicazione tra i giocatori: i due alleati possono parlarsi ma non possono dirsi chiaramente cosa devono fare né rivelarsi il valore dei propri Raccoglitori. Questo dettaglio limita tantissimo l’imposizione di uno dei giocatori sulla coppia permettendo a entrambi di poter giocare la propria partita senza farsi comandare in maniera automatica da un ipotetico Alpha Player.

 NB: con Alpha Player intendo quel giocatore che, in un gioco collaborativo e/o a squadre, limita la possibilità degli altri giocatori di giocare influenzando pesantemente le scelte degli altri allineandole alla propria

La seconda variante di gioco di Pearladora introduce, oltre alla scelta completamente casuale dei clan per ogni giocatore, dei poteri speciali per ogni fazione: ogni giocatore ottiene, in base al clan sorteggiato, una meccanica particolare da potere applicare un numero limitato di volte all’interno della partita: il clan delle donne, per esempio, può, all’interno del loro turno, giocare una tessera particolare (rappresentante una Corona di Fiori) da sovrapporre alla tessera Raccoglitore di un avversario per attribuirgli un malus a fine partita nel conteggio finale. Ogni giocatore ha infine a disposizione un Segnalino Rinforzo, ovvero una tessera che permette a ogni giocatore di attribuire a uno dei propri Raccoglitori in una zona del tabellone “piena” (ovvero con tutti gli spazi disponibili occupati) un bonus di +1 da calcolare a fine partita.

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Pearladora: una raccolta emozionante!

Pearladora è un gioco estremamente avvincente: come anticipato in alcuni punti in precedenza, il gioco si basa su una semplice meccanica di maggioranza e di piazzamento tessere per dare vita a un gioco molto più stratificato.

L’incognita costante di non sapere mai quale sia la strategia reale dei tuoi avversari e il dubbio che ogni mossa sia in realtà un bluff porta i giocatori a interagire in continuazione tra di loro tramite la meccanica della costruzione dei Pontoni, che sono il mezzo principale per dare filo da torcere agli avversari escludendoli dalle zone più ricche di perle.

Tutto questo, unito a una durata contenuta e una curva di apprendimento molto rapida, lo rendono un gioco veloce adatto davvero a qualsiasi tipo di tavolo, sia di neofiti che di spietati esperti pronti alla raccolta più feroce di perle che si sia mai vista a Pearladora!

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Ceravolox

In casa sua c’è addirittura una stanza denominata La Biblioteca in cui vivono quasi un centinaio di manuali, in – decisamente- rapido aumento. Assieme al gioco di ruolo ha inevitabilmente sviluppato la passione per il gioco da tavolo, che ama quasi quanto il gioco di ruolo.

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