Cominciava tutto con HeroQuest e la Scatola Rossa di D&D… di papà.
Nerd di seconda generazione, ha ereditato i giochi, i libri, le vie di mezzo e anche una straordinaria incapacità di ricordare tutte le regole, ma per fortuna non si gioca mai da soli e c’è sempre chi le ricorda meglio.
Che poi è anche il motivo per cui gioca e non fa il master volentieri, perché per fortuna il tempo delle interrogazioni alla lavagna è finito.
Le piace molto cucire abiti, lavorare il cuoio e giocare di ruolo dal vivo, cosa che ha fatto per quasi metà della sua esistenza. Il LARP (o GRV, all’italiana) è tuttora la sua cosa preferita, nonostante la pausa forzata. Dopotutto quale altro hobby ti permette di comandare eserciti e lanciare incantesimi sfoggiando degli abiti FA-VO-LO-SI?
Mai stata timida, da qualche anno è entrata nell’allegro girone delle fiere e dei giochi Indie e da allora ha dimenticato il concetto di ‘campagna’ in favore delle one-shot, provando più o meno tutto quello che capita a tiro e prediligendo i suoi generi preferiti: horror e cyberpunk (nonostante la tecnologia le sia particolarmente avversa, almeno quanto la matematica…).
Per fortuna la pandemia le ha fatto smettere di ingrassare i suoi amici tentandoli con té e dolci, e stuzzichini, e il guacamole, e la cena… e che non lo fai un altro spuntino? In compenso ha il sospetto che dovrà cucire altri vestiti, per giocare…
Nella vita vera fa la libraia, cosa che le causa tante gioie quanto dolore. Recentemente, oltre a scrivere in modo più o meno costante, ha deciso di sperimentare Instagram per consigliare libri. A quanto pare rendere poveri i suoi amici le riesce bene, ma rimane modesta.
Prima o poi scriverà un libro raccontando le sue esperienze in libreria, poi la porteranno al CIM.
Comunque nel cuore è rimasta un tecnico che riparava televisori a Night City.
