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Little Katy’s Tea Party: il tè dei tuoi sogni

Little Katy’s Tea Party è un gioco di ruolo di A Nuclear Manatee (aka Edoardo Cremaschi, il Lamantino Atomico) uscito a Lucca del 2022 per Grumpy Bear. Era un progetto di cui si parlava già da tempo, essendo uscito su Kickstarter a Febbraio del 2021, e aveva attirato la nostra attenzione in quanto progetto Indie tutto italiano. E perché si tratta di una sala da tè nella testa di una bambina, quindi come potevamo ignorarlo?

Un gioco dolce.
E traumatico.

In questo GdR super narrativo vi troverete a vestire i panni degli amici di Katy: giocattoli e compagni della sua infanzia che l’hanno aiutata a crescere. Ma ora che Katy è cresciuta, nessuno la vede da un po’. Cosa le è successo? Come mai siete riuniti senza di lei? L’avete davvero aiutata a superare le sfide e i disagi della sua infanzia oppure qualcosa è andato storto? Giocherete per rispondere a queste domande.

Il gioco

Little Katy’s Tea Party è strutturato in Scene e Interludi. Ogni Scena rappresenta un ricordo di Katy, in cui lei si troverà ad affrontare una Fonte di Disagio in compagnia di uno dei suoi Amici. I giocatori al tavolo ruoteranno tra i ruoli di Katy, dell’Amico e dell’Oscurità. Se ci sono più di tre persone al tavolo, le restanti potranno scegliere tra un’Ombra (che narrerà in aiuto dell’Oscurità) e un Sodale (in aiuto dell’Amico). La Scena impostata si risolve sempre in un Conflitto, in cui Katy si troverà faccia a faccia con una delle Fonti di Disagio.

Trova l’intruso…

Mentre gli Amici sono i suoi giocattoli, le Fonti di Disagio, decise in fase di creazione dello Scenario, sono le piccole e grandi preoccupazioni di Katy. Possono avere una forma ‘banale’ (una verifica di matematica) o prendere le sembianze di veri e propri Mostri, che sarà possibile affrontare in scene dal taglio più onirico. In entrambi i casi, sono gli Amici che aiuteranno Katy a uscire dalla situazione: forse con i loro consigli, o magari con terribili zanne e artigli che grondano sangue. Eh?

Il Tea Party

Little Katy’s Tea Party è costruito intorno a un vero e proprio tè del pomeriggio. Gli amici del cuore di Katy, i giocattoli della sua infanzia, si ritrovano a bere il tè e a riflettere sul passato. Ma bere il tè diventerà una vera e propria meccanica di gioco, che serve ad accettare le azioni dichiarate. In molti giochi narrativisti, e citerò Polaris perché nessuno ne parla mai abbastanza, si fa uso di formule verbali per accettare o rifiutare gli esiti delle azioni narrate. In questo caso, per mandare avanti il discorso basta il tè.

Little Katy's Tea Party with Tevildo
“Mamma, non ho capito: si mangia?”
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È quando il tuo interlocutore NON beve il tè, che puoi cominciare a preoccuparti. Principalmente perché in quel caso intervengono le formule che in altri giochi potremmo associare a dei fallimenti: ciò che hai raccontato non era abbastanza, servirà qualcosa in più. La meccanica di base è di sicuro molto elegante, ma invece che fare di Little Katy un ‘gioco per signorine’, permette di annoverarlo in quella ‘sporca dozzina’ che ci fa digrignare i denti perché quando le cose ‘vanno male’ le storie si fanno più belle (ahinoi).

Il sogno e l’incubo

Katy ha paura dei mostri, e nei ricordi di Katy succedono molte cose: “Vi ricordate quella volta che il Mostro Tuttodenti è uscito da sotto il letto?” L’infanzia della piccola protagonista del gioco è sempre in bilico tra la paura dei mostri veri e la paura per i suoi amici… quelli che magari hanno preferito diventare la versione peggiore di sé stessi pur di difenderla. Teddy non ha più un occhio-bottone perché quella volta lo usò per abbottonare le tendine e chiudere fuori il mostro… ma adesso Katy non lo guarda più con lo stesso amore, per un attimo nei suoi occhi avete visto la paura… forse non sono più Amici?

Con chi giocare e perché

Little Katy’s Tea Party è un gioco davvero semplice che può arrivare a toccare temi molto delicati, a livello umano e, come suggeriscono l’Autore e i suoi amici negli Scenari proposti a fine manuale, anche sociale. Giocate per raccontare qualcosa di Katy, per farle affrontare traumi di bambina e anche qualcosa di più recente, magari. Ma non dimenticate che con le sue meccaniche e il suo té, ma soprattutto con tanto, tantissimo zucchero, potrete dare al gioco la profondità che volete.

Little Cat's Tea Party
Oppure potete giocarlo con i vostri gatti.
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Notevole del manuale è che ha saputo raccogliere firme internazionali come D. Vincent Baker e tantissimi nomi del panorama indie italiano, segno di concordia e passione per un progetto che più ‘puccioso’ non si può. Little Katy’s Tea Party ha una struttura valida per guidarvi attraverso il gioco senza troppi intoppi, e se sarete abbastanza maturi da affrontare i piccoli fallimenti di Katy allora la vostra esperienza di gioco sarà davvero come un piacevole té pomeridiano.

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