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Kickstarter 2013-2019: dati consuntivi sulle principali campagne finanziate – seconda parte

La scorsa settimana ci eravamo lasciati all’analisi delle campagne e dei giochi che compongono il nostro perimetro. Se vi siete persi la prima parte potete trovarla qui.

Ricordandovi di tenere a mente le premesse fatte nell’articolo scorso relativamente al particolare tipo di database da cui sto estrapolando le informazioni, approfondiamo alcuni aspetti.

Boardgamegeek

Come scritto nella premessa a questi articoli, ho cercato di arricchire l’elenco di titoli a disposizione di tutte le informazioni che potessi rintracciare e che potessero fornire spunti interessanti all’analisi.

Come prima cosa diamo uno sguardo al player count. Naturalmente la “forchetta” più consistente concerne i giochi per 1-5 giocatori, ma non si può non notare l’incremento nel tempo dell’offerta di giochi con una modalità solitaria.

Kickstarter numero di giocatori

Da questa specifica analisi sono state escluse le campagne relative a espansioni e riedizioni, in modo da potersi focalizzare solo sui titoli effettivamente nuovi.

Se guardiamo invece alla (labile) classifica generale BGG, solo 12 campagne contemplano titoli ricompresi tra i primi 100 giochi, tra cui Gloomhaven (la cui seconda edizione ha incassato nel 2017 quasi 4 mln di dollari) e i 2 Brass (con una campagna da 1,3 mln di dollari nello stesso anno di Gloomhaven). 16 campagne hanno promosso giochi che si sono posizionati in classifica nella forchetta 100-200, mentre 41 titoli si trovano oggi tra le posizioni 200 e 1000. Il resto logicamente va oltre i 1000 (o non è classificato). Definisco “labile” la classifica BGG in quanto la posizione dei giochi cambia frequentemente, anche se di poco. Per quanto io abbia cercato di tenere aggiornati i dati, la graduatoria ha subìto nel tempo spesso piccoli cambiamenti.

Se però teniamo conto del dato esposto e lo confrontiamo con il BGG Rate (cioè la valutazione del gioco) si può notare una cosa interessante: il valore medio dei giochi è alto anche se poi solo 12 titoli, come detto, rientrano tra i primi 100 in classifica generale.

Kickstarter Boraggamegeek rate

Nota esplicativa: il campo “Vuoto” nel grafico qui sopra non è un errore. Esistono titoli che non hanno una valutazione o una posizione in classifica. Questo perché non valutabili, non ancora arrivati ai backer oppure perché non classificabili individualmente (in caso di espansioni). Per quanto possibile ho cercato di recuperare tutte le informazioni rintracciabili. Alcune volte non è stato semplice: pensate ad esempio ad una campagna Kickstarter dove vengono proposte varie espansioni, ognuna valutata su BGG in modo individuale (e che non era possibile suddividere senza perdere l’omogeneità del dato). Ricordate che il punto di partenza sono 207 campagne, non singoli giochi.

Distaccandoci un attimo dai dati e guardando al significato che essi possono esprimere, sembra chiaro che a valutare i giochi su BGG in primis sono gli appassionati di quel titolo, molto probabilmente sostenitori. Questo fa si che la valutazione risulti falsata visto che la stessa passa “per le mani” degli appassionati diretti di quel titolo piuttosto che da una community variegata di giocatori.

Se guardiamo invece alla difficoltà:

Peso bgg

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bigo-riquadro

vediamo come questa (a meno di alcuni picchi sui valori generici) sia abbastanza “spalmata” e poco significativa.

 

Shut up and take my money!

Infine passiamo al vil denaro. Se rapportiamo il totale finanziato al numero di backer per anno possiamo vedere qual è stata la spesa media per finanziatore. In questo caso il piccolo perimetro a nostra disposizione può essere ritenuto più che rappresentativo in considerazione del fatto che è composto dalle campagne più di successo (e più finanziate). Incredibilmente il trend, nel tempo, è in diminuzione.

Media del Pledge

Non esiste una categoria che non abbia subìto questa flessione. Chi più chi meno (e a fasi alterne) tutte hanno visto un calo del valore impegnato per singolo backer. In realtà questo dato potrebbe essere condizionato (e sicuramente lo è) dal fatto che le spese di spedizioni non vengono quasi più inserite nel pledge base. Ma comunque, anche così, sicuramente una leggera diminuzione media del pledge c’è stata.

Ma, come detto nel primo articolo, il totale di denaro raccolto nel tempo è incrementato. Vediamo dunque quali sono gli editori che hanno incassato di più tra queste campagne di successo:

Kickstarter principali editori e campagne

CMON, è regina indiscussa. In particolare con la serie Zombicide ha avuto un grande ritorno nel corso degli anni:

Elenco campagne zombicide Cmon

Garantendo alla casa editrice quasi il 50% degli incassi totali tra i titoli considerati (ricordiamo che l’analisi si basa su campagne da 500K in su).

Se guardiamo alla Awaken Realms invece questi sono stati i loro titoli di successo:

elenco giochi campagne Awaken Realms

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Considerazioni finali

Come detto, il perimetro da cui ho cercato di estrapolare i dati non può racchiudere e rappresentare un fenomeno tanto vasto come quello di Kickstarter. Le informazioni estratte però, se lette con la giusta nota critica, esprimono un andamento chiaro di alcune dinamiche, tra conferme e smentite di tante nostre convinzioni.

Personalmente mi sono sorpreso di qualche risultato: ero convinto ad esempio che fossero molte di più le campagne celebri con grande offerta di miniature o che, nel tempo, i giochi costassero sempre di più (a prescindere dalla sottoscrizione di add-on e spese di spedizione). Per altri aspetti invece ho trovato nei report una conferma. La presenza di una offerta sempre più ampia della “modalità in solitario” piuttosto che il peso bassissimo dell’Italia nel mercato generale erano per me già delle certezze, di cui ho avuto dimostrazione.

E voi? Che ne pensate di questi risultati?

 

 

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Coso

Educato sin da piccolo tramite le migliori scuole (Ken il guerriero, I Cavalieri dello Zodiaco e City Hunter), già da bambino adoravo i giochi da tavolo. Dopo un’adolescenza alla deriva dedicata ai videogiochi, soprattutto avventure grafiche, e alla salsa (passione per il ballo ancora non del tutto sopita), sono tornato ai Giochi da Tavolo appassionandomi subito ai cosiddetti GdM (giochi di Merda per chi non avesse compreso n.d.r.).

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