Z-cronache

What the What?! Ovvero: buffini e curiosini

Timbro letto per voi
 

Alzi la mano chi non ha voglia di party game!

Ok ora potete abbassarla. Va bene, riformulo.

Dopo un anno e quasi mezzo passato reclusi, non vi è venuta nemmeno un po’ di voglia di party game? Che poi anche se facciamo sempre i duri e puri, alla fine ci divertiamo pure parecchio con giochi che, solo in apparenza, appaiono più leggeri. Devo ammettere che pure un amante della clausura come il sottoscritto comincia a vedere di buon occhio le occasioni di ritrovo, magari mentre ci cimentiamo con qualche ruzzino buffino, curiosino e caciarone. Se poi a queste caratteristiche imprescindibili per un party game aggiungiamo un pizzico di ricerca storica, il risultato è garantito. Volete un esempio? Andiamo a vedere What the What?!

Le mirabili invenzioni
Le mirabili invenzioni

Cosa è cosa?

What the What?!, gioco di Stacy Katz, prende spunto dalle meravigliose quanto improbabili invenzioni che si possono trovare negli archivi dei brevetti raccolti nella Smithsonian Institution e presso la White House Historical Association. In queste veri e propri santuari della Storia sono custodite le liste delle particolari invenzioni brevettate nel corso dei secoli, a partire dal XVI secolo. Alcune di queste idee non hanno mai visto la luce poiché basate su principi scientifici discutibili oppure perché semplicemente la loro utilità era sensibilmente inferiore ai costi che servivano per realizzarle. Tipo per esempio il braccio meccanico per fare il saluto con il cappello. Per dirne uno.

I suggerimenti di What the What?!
I suggerimenti di What the What?!

What the What?! Il Mercante in Fiera della Scienza

Stacy Katz ha fatto un attento lavoro di ricerca durante la creazione di WtW?!, riunendo un nutrito gruppo di invenzioni buffine e curiosine e dandole in pasto al pubblico. Il gioco è pensato per 3-10 giocatori, dai 10 anni in su. Un giocatore sarà l’Investitore, una sorta di banditore stile Mercante in Fiera, che sottoporrà agli audaci Inventori (tutti gli altri giocatori) le immagini dei mirabili ritrovati, senza dare alcuna spiegazione. Utilizzando soltanto la propria fantasia, oppure facendosi aiutare da una delle dieci carte Suggerimento in mano a ciascuno di loro, ogni giocatore dovrà dare la propria spiegazione dell’invenzione, realizzando un breve pitch di 30 secondi in cui dovrà convincere l’Investitore della sua idea. Chi riuscirà a impressionarlo di più, si aggiudicherà il round.

Cosa è cosa in What the What?!
Cosa è cosa in What the What?!
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What the What?! La campagna

Ora. Non fraintendetemi. What the What?! non è certo il gioco della vita. Non si può negare però che il grado di cura, di originalità e di ricerca non lo rendano degno di nota. Durante la campagna, che trovate a questo link, potrete decidere se oltre a ottenere come ricompensa il gioco base vorrete aggiudicarvi anche le espansioni, che aggiungono molta varietà al gioco.

Mancano ancora un po’ di giorni alla fine della campagna. Io ci penso e nel frattempo vado a brevettare il mio snocciolabanane.

 

Se questo articolo ti è piaciuto, dai un’occhiata anche a: Book of Villainy. Ovvero: Birbi ma non troppo…

 

Lo sai che ora puoi ascoltare i nostri articoli invece che leggerli?

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Nicola Patti

Suo nonno e i suoi amici si mettevano davanti casa per giocare a briscola fino a notte. Lui voleva giocare con loro. E così è iniziato il suo amore per i card games. E poi giochi da tavolo, giochi di ruolo, giochi di ruolo dal vivo, videogames. Se solo non fosse uno dei peggiori strateghi e tattici sulla faccia della terra, se solo avesse voglia di leggere i regolamenti, se solo non fosse sfigato con i dadi sarebbe un ottimo giocatore. Da sempre sostiene che morire giocando è il secondo miglior modo per morire.

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