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JUNGLA. Ovvero: Divertimento bestiale

Timbro letto per voi
 

Partendo da Esopo fino ad arrivare a Zootropolis, passando per anime, manga, romanzi, film: da sempre gli animali sono la perfetta allegoria per parlare dell’umanità, dei suoi pregi e dei suoi difetti. Questo fenomeno di antropomorfizzazione non avviene poi soltanto a livello di società e di produzione culturale. Con sincerità, alzi la mano chi durante l’adolescenza non si è identificato un po’ con una bestia, con un totem ferale. Un po’ umano, un po’ animale: qualcosa di mitico, di magico, di terribile e misterioso. Ma anche curioso, divertente, emozionante e colorato, proprio come JUNGLA.

I due branchi pronti a combattere
I due branchi pronti a combattere

Addentriamoci nella Jungla

JUNGLA, gioco di Marco Casini e prodotto da UAO Game, è uno strategico a turni per 2 giocatori. Un po’ Salgari, un po’ L’Isola del Dottor Moreau, un po’ scacchi, in JUNGLA faremo scontrare le due fazioni dei Cavalieri e dei Pirati per la conquista del Tawa Hallae. Su una griglia composta da caselle ottagonali, il Leone Cayden e Dhurta la Tigre guideranno i loro branchi nello scontro. Ogni branco sarà composto da quindici animali, suddivisi in cinque diversi gruppi: predatori, corridori, distruttori, acquatici e speciali. Ognuno di questi gruppi avrà caratteristiche diverse per quanto riguarda le azioni di movimento, che diverranno ulteriormente specifiche se si prendono in considerazione i poteri dei singoli animali.

I fiumi nella Jungla sono assai pericolosi
I fiumi nella Jungla sono assai pericolosi

A caccia

Durante il nostro turno, dovremo scegliere tra due possibili mosse: movimento e cambio di direzione. Partendo dalle nostre caselle Tana (colorate di azzurro e di giallo) cercheremo di raggiungere le caselle Caccia (dorate) del nostro avversario per segnare un punto. Al contempo, dovremo difenderci dagli attacchi delle truppe nemiche per evitare che profanino le nostre caselle Caccia prima di noi. Il primo giocatore che segnerà cinque punti, sarà il vincitore.

Questa Jungla ci distrugge…

Ogni pedina, ogni animale si muove in base alla sua abilità specifica e alla sua direzione prestabilita. Potremo muovere le pedine liberamente finché non incontreremo una pedina nemica: a quel punto potremo scegliere se imprigionarla, seguendo le regole di ingaggio. Rinchiudendo i nemici in prigione potremo complicare la strategia del nostro avversario, che sarà a quel punto costretto o a giocare con un esercito ridotto oppure cercare di salvare gli animali catturati. In aggiunta a questo, se i due condottieri Cayden e Dhurta raggiungo l’area di Caccia avversaria, oltre a segnare un punto acquisiranno una corazza, che permetterà a loro di essere immuni al primo colpo subito.

Il manuale
Il manuale
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Strategie bestiali

JUNGLA è un gioco che, benché sviluppato da Marco Casini insieme ai suoi figli e nonostante si presenti con una grafica colorata e cartoonesca, è tutt’altro che leggero. Il mio paragone iniziale con gli scacchi è tutt’altro che casuale e azzardato. Ogni personaggio, ogni animale ha un movimento prestabilito, le strategie sono evidentemente molteplici e solo dopo un discreto numero di partite si comincia a godere a pieno di un board game pensato per serate intense a colpi di tattica e intelligenza. Un gioco profondo, per chi ama davvero le sfide mente contro mente, alla ricerca della mossa perfetta.

La battaglia infuria
La battaglia infuria
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Jungla: la campagna Kickstarter

La campagna Kickstarter di JUNGLA inizia sabato 22 maggio. Fustella Rotante ringrazia Marco Casini e UAO Game per aver avuto la possibilità di provare in anticipo questo bellissimo gioco, di cui abbiamo parlato anche durante la puntata di Un Kickstarter per 2 del 4 maggio.

Ricordiamo che questo articolo è un contenuto sponsorizzato.

 

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Nicola Patti

Suo nonno e i suoi amici si mettevano davanti casa per giocare a briscola fino a notte. Lui voleva giocare con loro. E così è iniziato il suo amore per i card games. E poi giochi da tavolo, giochi di ruolo, giochi di ruolo dal vivo, videogames. Se solo non fosse uno dei peggiori strateghi e tattici sulla faccia della terra, se solo avesse voglia di leggere i regolamenti, se solo non fosse sfigato con i dadi sarebbe un ottimo giocatore. Da sempre sostiene che morire giocando è il secondo miglior modo per morire.

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