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Glen More II Chronicles, impressioni sul gioco!

Dopo diverso tempo finalmente ho intavolato Glen More II: Chronicles, riedizione del famosissimo titolo di Matthias Cramer. Ambientato in Scozia in un periodo di tempo che va dal medioevo ai primi del novecento, queste sono le mie impressioni. Forse parlare di una riedizione non è corretto, questa è una nuova rivisitazione del gioco, che partendo da una base di regole ormai consolidata, è stata migliorata nei materiali e nella grafica, oltre che arricchita da una nuova mappa e nuove tessere. Poi ci sono loro, le cronache aggiuntive, che offrono ad un titolo già ottimo, tanta varietà ed una rigiocabilità pazzesca.

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Proposto tramite la piattaforma di crowdfunding Kickstarter, il gioco ha raggiunto ogni obiettivo prefissato, sbloccando strechgoal e migliorie. In Italia grazie alla GateOnGames, editore che a mio avviso ha curato alla perfezione l’edizione nostrana.

Cos’è Glen More?

Glen More è un gioco che ha fatto scuola in ambito ludico, puntando su di un regolamento semplice e privo di ogni orpello, lasciando freschezza e immediatezza ad un titolo da tutti definito elegante. Partendo da una semplice meccanica di gioco, la rondella, ogni giocatore sceglie una tessera fra quelle disponibili, disposte a circuito chiuso, spostandovi sopra il proprio meeple. L’ordine di turno si creerà automaticamente in quanto, chi sarà più arretrato, sarà sempre colui che giocherà per primo. Il circuito di tessere verrà man mano riempito con delle nuove e si andrà avanti ad oltranza, fino al raggiungimento della tessera finale.

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Ogni giocatore in fase di setup avrà davanti a sé una tessera doppia con rappresentato un castello e un villaggio con sopra uno scozzese, ovvero uno dei meeple a disposizione. Partendo con poche monete, acquisendo tessere e pagandone il costo in risorse, potrà ampliare la propria città e convertire risorse al mercato ottenendone di nuove o recuperando monete. Ci sono delle semplici regole di piazzamento, che porteranno i giocatori ad espandere il proprio villaggio, solo in prossimità di scozzesi presenti sulle altre tessere. Riuscire a ottimizzare i piazzamenti sarà necessario, così da riattivare gli effetti secondari delle tessere precedentemente piazzate. Ovviamente rimando alla lettura del regolamento per i dettagli.

Eleganza

I 4 turni di gioco saranno scanditi dalle tessere di ogni era, che verranno aggiunte di volta in volta alla rondella. Alla fine di ognuna di essa ci sarà una fase intermedia di punteggio, che assegnerà punti in base alla differenza di risorse fra sé stessi e chi in quel momento ne avrà di meno. Altra caratteristica di questo gioco è la sua fase di conteggio finale, dove verrà premiato chi avrà ottimizzato al meglio la propria città, con il minor numero di tessere, a discapito di tutti gli altri che si vedranno togliere tre punti per ogni tessera in più a confronto. A fine partita anche le monete avranno un discreto peso, premiando i giocatori con un punto per ognuna.

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La nobiltà

Questa nuova edizione di Glen More non è soltanto un restyling del vecchio gioco, ma piuttosto una versione 2.0 dove sono state apportate delle innovazioni a livello di design. Per incominciare è stata introdotta una nuova plancia, da aggiungere a quella di base, dove i giocatori avranno accesso solitamente mediante la selezione delle tessere nobili. Prelevando la tessera nobile si avrà la possibilità di piazzare un proprio segnalino su di un clan della nuova plancia, pagando eventuali costi segnati sulla mappa, beneficiando degli effetti abbinati che potranno essere istantanei oppure duraturi.

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Le cronache sono otto moduli, nove per l’esattezza nell’edizione kickstarter, che potranno essere aggiunti per dare una gran variabilità al gioco. La più semplice da usare è forse la seconda cronaca: “Highlander, ne resterà soltanto uno” che introduce una montagnetta da piazzare sul circuito della rondella dove, ad ogni passaggio dei giocatori, bisognerà lasciare una risorsa o moneta sopra di essa. Nel caso qualcuno decidesse di fermarsi sopra, nel momento in cui tornerà a muoversi, potrà ritirare il bottino accumulato. Semplice e veloce, aggiunge sì e no cinque minuti al tempo di gioco.

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La mia preferita è la cronaca numero uno: “Regata delle navi dragone”, dove ogni giocatore concorrerà con delle imbarcazioni lungo il fiume che attraversa ogni villaggio. Anche in questo caso implementando la cronaca il tempo varierà leggermente, ma aggiungerà un po’ di pepe alla sfida, con il pericolo di subire un malus arrivando ultimi. Anche la cronaca numero otto: “The penny Moobs” sembra molto interessante, più complessa delle altre fin’ora menzionate, allunga di una ventina di minuti il gioco. Una variazione in cui verrà aggiunta una meccanica di gestione risorse con poteri variabili, dove le risorse sono dei prigionieri che andremo a liberare pagandone la cauzione e sfruttandone le abilità una volta assoldati al proprio clan. Sicuramente una modalità molto particolare che però non ho avuto modo di testare ancora.

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Ma tutto questo girare non ti stanca?

No, il gioco non stanca assolutamente. Non stanca nemmeno se giocato in versione base, senza l’aggiunta delle cronache. Giocato in due resta godibile, ma ovviamente perde un po’ rispetto ad una partita a tre o quattro giocatori, soprattutto utilizzando alcune cronache. L’utilizzo del dado, che altro non è che un dummy player che al proprio turno elimina una tessera, in base al risultato del tiro, aggiunge velocità ad un gioco che veloce non è. La durata a partita è di quelle importanti, si parla di circa 90-120 minuti, ma si può andare anche leggermente oltre aggiungendo più cronache. La simbologia è chiara e abbastanza intuitiva, ma spesso si avrà bisogno di  spulciare l’appendice del regolamento.

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Quindi per concludere

Glen More II Chronicles è tutto quello che ci si dovrebbe aspettare da un’edizione Deluxe di un gioco. Una componentistica sontuosa, solo i segnalini da apporre sulla mappa sono sotto tono, per il resto tutto al top. Le modifiche apportate hanno aggiunto parecchia variabilità con nuove dinamiche di gioco, che non guasta mai. Il prezzo è importante, ma si tratta davvero di un prodotto di elevata qualità e di estrema bellezza. Se hai il gioco base vale la pena prendere anche questo? Ovviamente sì, se guardiamo al tipo di offerta per un gioco che è stato rinnovato e sicuramente migliorato.

Dopotutto bisogna anche fare i conti con il portafogli in mano, prima che con il cuore. Nessuno vieta, possedendo già la vecchia edizione, di fare l’upgrade rivendendola per comprarsi questa. Dopo averlo provato a Modena e averci rigiocato, sono sempre più convinto di aver fatto un ottimo acquisto. Non vedo l’ora di farlo giocare a più persone possibile! In più, sarò onesto, come potevo non prendere una copia di un gioco in cui al proprio interno ci sono le Cronache Del Gioco?

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